UFFICIALE E GENTILUOMO

Virginia (USA). Il bel giovine Zack Mayo (Richard Gere), povero, ambizioso e complessato (vorrei vedere: mamma suicida, papà alcolista e puttaniere), per compiere il suo salto di qualità, la sua arrampicata sulla scala sociale, si iscrive alla prestigiosa e selettiva Accademia aeronautica, per diventare ufficiale ed ottenere quindi brevetto di volo e quattrini.

Fa amicizia con il fragile commilitone Sid (David Keith) e soffre da morire quando questi si ammazza per il peso di una gravidanza indesiderata capitata (ad arte) con una ragazza del posto che sogna di arrampicarsi sulla medesima scala sociale suddetta e abbandonare il posto dove è nata.

L'ingravidamento da parte di un ufficiale come via di fuga dalla trista realtà.

Inoltre il buon Mayo si deve scontrare con i metodi duri del sergente di ferro, il nero Foley (Lou Gossett jr.)che non lo vede di buon occhio, vista la provenienza, e intanto mette in piedi anche una storia con la tenera operaia Paula (Debra Winger).

Ne uscirà, da tutto, uomo.

Il film non è nè reazionario, nè maschilista, nè guerrafondaio come è stato dipinto da tutte le sinistre di ogni paese. UFFICIALE E GENTILUOMO , diretto da Taylor Hackford è piuttosto la storia, un avvincente miscela di azione e sentimento, magari un pò banale, di un ragazzo che riesce a farcela, con tutte le sue forze.

All'inizio piangendosi un pò addosso, cercando qualche scorciatoia, ma alla fine riuscendoci con il petto in fuori.

Posto dove vengono appuntate le agognate ali da ufficiale e pilota. E gentiluomo.

Richard Gere è nel pieno del suo fulgore, Debra Winger è carina (nulla più), Lou Gossett è credibile nella parte del duro ma giusto sergente istruttore.

Infatti viene premiato con l'Oscar (insieme a quello per la miglior canzone “Up Where We Belong” di Jack Nitzsche, Buffy Sainte-Marie e Will Jennings).