THE ILLUSIONIST - L'ILLUSIONISTA

Vienna, fine ottocento. Eisenheim è un adolescente innamorato (e ricambiato) della bella Sophie: la ragazza però, è promessa sposa dell'arrogante principe ereditario Leopold. I due sono costretti a separarsi ed Eisenheim scompare dalla circolazione.

Quindici anni dopo.

La folla che riempie i teatri va in visibilio per l'illusionista Eisenheim (Edward Norton), che si esibisce con trucchi davvero prodigiosi.

Assiduo agli spettacoli è l'ambizioso ispettore capo di polizia (figlio di un macellaio impegnato nella ripida scalata della scala sociale) imperiale Uhl (Paul Giamatti), stupito, come tutti, ma più scettico degli altri.

Quando una sera sale sul palco la bionda duchessina Sophie (Jessica Biel), per fargli da cavia, il mago riconosce la compagna di giochi a cui nell'infanzia aveva promesso eterno amore.

La passione riesplode, ma il furibondo figlio dell'imperatore (Rufus Sewell) scopre la tresca e giura immediata vendetta e fa di tutto per stroncare una volta per tutte la relazione.

Tragedia o illusione?





Elegante, anche se un pò lento, giallo in costume, che il regista, e sceneggiatore, Neil Burger ha tratto da una fantasiosa novella, dove il triangolo sentimentale si mischia con la storia di un semifreddo e timido intrigo politico ai danni dell'imperatore Giuseppe (insomma la butta un pò in politica).

Neil Burger, il regista, è bravo a raccontare la storia con stile asciutto e a rappresentare una Vienna credibile e vivace. Una Vienna ricostruita minuziosamente a Praga, nella quale il sulfureo Edward Norton, sospinto dagli effetti speciali, ammalia la platea con sortilegi impensabili (e impossibili) per l'epoca, sfiorando appena temi sicuramente più complessi come il contrasto fra scienza e magia e tra raziocinio e immaginazione.

JESSICA BIEL
Nel cast brilla su tutti, compresa la bella Jessica Biel, l'ambiguo Paul Giamatti con Edward Norton lontano dai suoi altissimi standard.


Pur spegnendosi in un finale scontato THE ILLUSIONIST, offre numerosi momenti emozionanti, appassionanti, e una sequenza, quella dello spettacolo con “l'albero di arance “, notevole.