FEBBRE DA CAVALLO

Roma. Tre amiconi per la pelle, l’indossatore e attore di spot pubblicitari (mitico quello del VAT69) Mandrake (Gigi Proietti), il fannullone Er Pomata (Enrico Montesano) e il posteggiatore d’auto Felice (Francesco De Rosa), buttano alle Tris (le corse dei cavalli), puntando sempre su brocchi perdenti, pure i soldi che non hanno, nella continua illusione di azzeccare la clamorosa e risolutiva vincita milionaria (di lire).

Ma quando l’insoddisfatta fidanzata del capocordata, la barista Gabriella (una bella e giovane Catherine Spaak), su consiglio di una chiromante, gli dà la dritta giusta per un Tris milionario (la STRAfamosa : Soldatino, King, D’Artagnan), l’arruffone terzetto cambia puntata all’ultimo momento, perdendo l’occasione della vita.

E adesso chi lo dice a Gabriella? Il tentativo di rimediare al disastro si rivelerà ancora più catastrofico.

FEBBRE DA CAVALLO è una divertentissima commedia di Steno, ricca di momenti spassosissimi rimasti scolpiti nella memoria della commedia all’italiana.

Uno sguardo bonario sul tragicomico mondo del gioco, molto prima delle compulsive ed estranianti slot-machine, quasi sempre maltrattato dal cinema.



Insomma il mondo dell’ippica usato come sfondo di una divertente commedia all’italiana ben servita dagli estrosi Gigi Proietti ed Enrico Montesano, con il modesto appoggio di una spalla di complemento e della disimpegnata Catherine Spaak, che disegnano divertenti macchiette, facendo a meno delle parolacce.

Utilizzato in dosi da elefante il romanesco.

Nel corso degli anni è diventata un cult sulle TV private con un Fans Club a Roma e addirittura un sito internet.