PRETTY WOMAN

Los Angeles. Il fascinoso uomo d'affari Edward Lewis (Richard Gere) con boscaglie di pelo sullo stomaco, giunto da New York in trasferta a Hollywood per comprare un'azienda in profondo rosso e rivenderla facendoci ovviamente un bel guadagno, conosce, sull'Hollywood Boulevard, la simpatica squillo Vivian (Julia Roberts) che ha tutta l'aria d'essere una professionista sbrigativa, come lui attentissima al soldo e la ingaggia per la notte.

Senonchè la ragazza lo ammalia, quasi non si direbbe una di quelle: vuoi stare con me tutta la settimana?

E per quattromila dollari la veste come una gran signora, la ospita in albergo pluristellato e l'invita a una supercena d'affari con il riottoso venditore, il vecchio James Morse (Ralph Bellamy),insegnandole a vivere nell'alta società.

Naturalmente sarà proprio lui a rimanere folgorato, perchè lei gli fa riscoprire i sentimenti.

Fiori d'arancio.

Una favola moderna, tenera e spiritosa, romantica e spigliata, con una colonna sonora che si ricorda.

Tutto come se il regista Garry Marshall avesse messo nel frullatore da Cenerentola a "My Fair Lady" passando per "Pigmalione" e qualche mezza dozzina di altre storie, cavandone una nuova costituita solo di citazioni.

Richard Gere risulta affascinante e simpatico mentre Julia Roberts, una sorpresa all'epoca, è semplicemente deliziosa: sex-appeal da vendere, classe e temperamento duro sotto uno strato di dolcezza.