UNDERWORLD

Chissadove, ai giorni nostri. Dopo una tregua di seicento anni, riprende la secolare lotta fra gli aristocratici vampiri e i proletari licantropi.

Una terribile sparatoria con svariati defunti, spinge l'appetitosa Selene (Kate Beckinsale), la vampira preferita del trapassato signore dei vampiri Viktor, ad accelerare i tempi.

La signorina ha una certezza: i Lica intendono sequestrare un essere umano, il fascinoso chirurgo Michael Corvin (Scott Speedman)). Ma per quale motivo?

Inutile farsi altre domande, meglio mettere il probabile ostaggio al riparo dalle grinfie del perfido Lucian (Michael Sheen), anche se il capo Kraven non è d'accordo.

Non è d'accordo perchè quei due, in combutta, vogliono creare una nuova specie mista e invincibile, con le doti del vampiro e la potenza degli uomini lupo.

UNDERWORLD è un film elegante, tenebroso e fragoroso tra cappotti neri svolazzanti, acque stillanti, oscurità perenne. A cui aggiunge una decapitazione mai vista (il taglio in diagonale non mozza la testa dal collo ma la divide in due), nomignoli impossibili (i licantropi o lupi mannari sono detti disinvoltamente lica), sferragliare della metropolitana che è naturalmente il mezzo di trasporto prediletto dai vampiri.

Diretto con diligenza dall'esordiente Len Wiseman, ex scenografo con il pallino delle immagini scioccanti (la mutazione umanoide-lupo mannaro è realizzata con trucchi veramente molto ben fatti nda), la storia oscilla fra Romeo e Giulietta con tanto di look, ormai irrinunciabile, alla MATRIX, con il buio che sommerge la lugubre storia.

Non ha sicuramente la visionarietà e la forza dirompente di BLADE (tanto per nominare un innovativo film di vampiri) ma neppure la sciocca pretesa di essere un film indimenticabile.