ALIENS - SCONTRO FINALE

Terra. E' fresca e riposata la bella astronauta tenente Ellen Ripley (Sigourney Weaver) che ha appena battuto il record dei comunisti che ancora rimpiangono il Muro, cinquantasette anni di sonno ininterrotto (tecnicamente: ibernazione), riempito però da ricorrenti tremendi incubi, visto che è l'unica sopravvissuta alla distruzione, da parte degli alieni, dell'astronave Nostromo sul pianeta LB 426.

E cosa chiede la NASA all'unica sopravvissuta?
Le chiede di tornare lassù!

Così il nostro bel tenente s'imbarca con una squadra di marines armati fino ai molari per sbarcare sul pianeta Acheron, pianeta d'origine dei parassiti alieni, per distruggere ogni forma di vita, prima che la Terra, grazie alla mostruosa Regina Madre, sia invasa da quei mostruosi esseri che si moltiplicano più in fretta dei cinesi.

All'assalto, miei prodi.

Nel raccogliere la difficile eredità di Alien di Ridley Scott (autore del primo film della saga), il regista James Cameron se la cava con dignità e una discreta originalità personale.

Il suo viaggio personale vi farà saltare lo stomaco in gola: non per nulla si è guadagnato l'Oscar per gli effetti speciali.

Rispetto all'originale guadagna in ritmo, azione, aggressione visiva, invenzioni sceniche e sonore quel che perde in astrazione e interiorità.

Il duello finale, giustamente famoso, dà nel mitico attraverso una grafica che rimanda ai cartoon giapponesi dell' horror.



Rinnovare i complimenti alla brava spilungona Sigourney Weaver (ormai un'icona) è d'obbligo: riesce ad essere sexy anche infilata dentro una tuta pressurizzata.