ARLINGTON ROAD - L'inganno

Washington. Il tranquillo professore universitario di Storia Michael Faraday (Jeff Bridges) vive solo col figlioletto Grant, che odia la nuova donna del padre, da quando la moglie, un agente federale in gonnella, è rimasta uccisa in azione.

Un giorno soccorre un ragazzo ferito da un petardo. Ma guarda un pò, è Brady, il figlio dei nuovi vicini di casa, l'affabile ingegnere edile Oliver Lang (Tim Robbins) e la moglie Cheryl (Joan Cusack).

La conoscenza diviene progressivamente più stretta e, in particolare, il figlio di Faraday è sempre più attratto dalla vita dei vicini.Indagando però il docente scopre che il taciturno professionista non si è laureato nel Missouri, ma in Pennsylvania.

Perchè quella bugia?

Per soddisfare la curiosità sulla stranezza Faraday si improvvisa detective, nonostante la sua compagna Brooke (Hope Davis) minimizzi sulla portata dell'incongruenza. Fino a scoprire il passato da bombarolo in un gruppo terroristico nella vita dell'apparente innocuo ingegnere, che invece è ricco di misteri violenti e minacciosi.

Sorpresa col botto.

ARLINGTON ROAD - L'INGANNO è un emozionante e ben congegnato giallo del regista semisconosciuto Mark Pellington che maneggia con grande brio fantapolitica e terrorismo, capovolgendo il luogo comune molto caro alla narrativa americana: il buon vicino di casa diventa il terrorista della porta accanto.

Da ricordare che il film , che è del 1998, rispecchiava la già profonda inquietudine per gli attentati terroristici, divenuta acuta negli Stati Uniti da quando, nel 1993, una bomba esplose nel garage sotterraneo del World Trade Center di New York provocando morti e feriti. Faccio notare che il peggio doveva ancora arrivare con il sanguinoso attacco alle Torri Gemelle.

All'epoca nel mirino c'era soprattutto la paura per il pericolo "interno", dinamitardi solitari mossi da frustrazioni e follia personali (sul genere di UnaBomber) e gruppi organizzati della destra eversiva.

Il regista insinua a poco a poco il dubbio negli spettatori e anche i più smaliziati alla fine verranno sorpresi. Se Jeff Bridges è la solita sicurezza, Tim Robbins è perfetto nel ruolo ingrato dell'ambiguo sospettato.