THE DESCENT - DISCESA NELLE TENEBRE

E' veramente innamorato dell'avventura questo team tutto al femminile. Di ritorno da una discesa di rafting, un incidente d'auto strappa a Sarah (Shauna Macdonald) la piccola figlia Jessie e il marito Paul. 

La vita non ha più senso.

Un anno dopo l'intraprendente Juno riunisce il gruppo di amiche speologhe dilettanti per la consueta spedizione annuale, che nel caso è una discesa nelle cave di Boreham, sugli Appalachi, ma una volta sotto niente sembra combaciare con la descrizione delle mappe. Si trovano così intrappolate in un cunicolo di caverne.

Unite dall’amicizia di vecchia data e da una forte solidarietà ma anche da un dirompente spirito di reciproca competizione, le sei ragazze si inabissano in un mondo che non è quello fin troppo facile che si aspettano, ma è invece inesplorato, misterioso ed enormemente pericoloso. 

Insieme a montagne di animali morti e a laghi di sangue, c’è qualcosa laggiù, nel cuore di quelle caverne, nel buio assoluto, un nemico feroce e mortale, evocato solo dai graffiti che si snodano sulle pareti di roccia e dai peggiori degli incubi notturni; qualcosa che le dà la caccia, le sfida e fa emergere l’aggressività più atavica, malgrado la necessità di fronteggiare un nemico comune.

Nell'oscurità ad attendere Sarah, Juno e le altre speleologhe, c’è un incubo di morte, e la soluzione delle loro amicizie irrisolte, ma invece di unirsi contro le avversità, ognuna si scontra con le altre, le loro relazioni si disintegrano, e la loro diventa anche una discesa nella follia, abbandonandosi ai comportamenti più crudeli ed egoistici.

Arriva dall'Inghilterra quest'angosciante horror diretto da Neil Marshall (che ripete, cambiando il genere dei protagonisti, quanto già fatto con "Dog Soldiers") che se la prende comoda visto che nella prima ora di film fa carburare l'angoscia e la claustrofobia, dilatando i tempi dell’attesa dell’evento “mostruoso” e facendo contemporaneamente crescere le tensioni interpersonali tra le protagoniste, fino all'apparizione dell' "indicibile”, l’orrore concreto che abbiamo solo percepito e intuito guizzare nelle tenebre: da quel momento il cineasta inglese se ne infischia del vedo-non-vedo, sbatte i “crawlers” in scena e dà inizio a una carneficina, fatta di colpi al volto e teste sfondate.

Un punto in cui le torce delle ragazze si esauriscono, finiscono anche i fiammiferi, si sprofonda nel buio totale.
Il punto di rottura da cui comincia “l’ascesa”, colorata dal bianco dei mostri e dal rosso del sangue, ma cui non partecipano le ragazze, sempre più nere nel nero.

La discesa è il titolo perfetto per raccontare la calata negli abissi (sia quelli rocciosi e neri delle grotte, sia quelli ancor più neri delle loro anime) di sei donne, che armate di piccozza mettono lo spettatore di fronte ad un dilemma più inquietante delle bianche creature che abitano le caverne: chi dei due è veramente la bestia?

Un film teso, vivido e avvincente, che molti definiranno, come suggerito dallo stesso Marshall, una sorta di “tranquillo weekend di paura sotto terra”, anche se alcune sequenze appaiono un po' troppo esagerate, macabre e disturbanti. 

Ed è un peccato perchè lo splatter in un film con una tal suspance e tensione è un po'fuori luogo, specie perchè si finisce a tratti per strafare, mostrando parecchio più del necessario.