LA COMPAGNA DI BANCO

Trani. Il giovanissimo playboy da strapazzo in erba della III B del liceo Mamiani, Mario (Antonio Melidoni), sgrana gli occhioni da pesce lesso all'arrivo della nuova compagna di liceo, la ben dotata Simona (Lilli Carati), figlia di un industriale veneto dei salumi, tal Girardi, trasferitosi con la figliola al sud.

Mentre in classe le giornate si susseguono ridendo alle spalle dell'imbranatissimo bidello bonsai Salvatore (Alvaro Vitali), la ciclopica e assatanata professoressa Marimonti (Francesca Romana Coluzzi) insiste nei ripetuti attacchi frontali al candido collega Cacioppo (Gianfranco D'Angelo).

Inutile la pubblicità negativa degli altri ragazzi della scuola: la nuova arrivata finirà dritta dritta tra le braccia del rubacuori strapaesano, che grazie a lei metterà definitivamente la testa a posto.

LA COMPAGNA DI BANCO è l'ennesima commedia scollacciata-scolastica dello specialista Mariano Laurenti che mescola senza troppo sforzo di gusto ed inventiva le solite barzelletta da caserma (affidate alla coppia Vitali-D'Angelo) con le ben più piacevoli vistose nudità della maliziosa (e cult) Lilli Carati.

Insomma la solita collezione di frizzi, lazzi e scorregge.

Lo spettatore potrebbe anche solo guardare i suoi frequenti spogliarelli con gli orecchi tappati.



Trionfano, come in tutti i film degli anni settanta, le pubblicità (non solo liquori).

Ultimo inciso: i belli del film (Carati e fidanzato) sono, come sempre, antipatici.