LA VEDOVA NERA

Dopo aver fatto copia ed incolla con i tre casi sospetti che si ritrova sulla scrivania, la graziosa agente federale Alex Barnes (Debra Winger) vola alle Hawaii.

È da tempo sulle tracce di una bella e sensuale donna, che sa bene come usare il corpo per accalappiare i polli, che seduce facoltosi scapoli, li sposa, li accoppa per ereditarne le sostanze, poi cambia zona di caccia e ricomincia da capo. Sintesi: si sposa, si accoppia e li uccide ma apparentemente sembrano morti del tutto naturali.

Sulla spiaggia la zelante poliziotta conosce l'affascinante turista Rennie Walker (Theresa Russell), che ha appena preso una sbandata per il ricco playboy Paul Nyutten (Sami Frey).

È lei la vedova nera? Intanto diventiamo amiche (forse un po' troppo) che poi vediamo, come si dice: prima il piacere, poi il dovere. Anche perchè le due donne si assomigliano più di quel che sembra e l'atmosfera si fa elettrica...


Finale con doppia, o tripla, sorpresa.

LA VEDOVA NERA (Black widow) è un ottimo thriller di Bob Rafelson (Blood and wine), ben girato (tiene fino alla fine desta l'attenzione dello spettatore), abbondantemente malizioso e vagamente erotico, comunque fornito di un'indubbia tensione.

Carinissime e brave le due protagoniste della battaglia di dame in tela di ragno, la seducente Theresa Russell e la volitiva Debra Winger, costrette a farsi gli occhi dolci per colpa di un copione piacevolmente morboso, dai risvolti lesbo non proprio velati.

Bella la fotografia che gode dei paesaggi di Seattle, New York, Hawaii.