LA MATASSA


Catania. Colpa dei loro litigiosi padri, se due cugini, l'ipocondriaco, remissivo albergatore Paolo (Valentino Picone) e lo sfrontato e traffichino sensale di matrimoni Gaetano (Salvo Ficarra), si ritrovano a trentanni suonati.
C'è chi eredita denaro e chi la casa o la terra. Gaetano e Paolo, dai loro padri, hanno ereditato una lite. Per vent'anni i due cugini hanno vissuto nel rispetto di questo lascito, senza mai metterlo in discussione e anzi perpetuandolo, ma un giorno il caso li ha riunito sotto lo stesso tetto, quello della chiesa di don Gino, e li ha costretti a un gesto di pace.

Ora l'uno non sa come dichiararsi a una camerierina dell'hotel, né si accorge che l'amministratore lo deruba; l'altro, nonostante le raccomandazioni della socia Olga (Anna Safroncik), si inguaia con due ingenui giganti russi, ingannati a più riprese con la promessa di un marito ricco per la sorella. Finché Paolo si convince, a causa di uno scambio di analisi, di avere una malattia senza scampo: sarà Gaetano a salvarlo con l'aiuto del maneggione di laboratorio Antonio (Claudio Gioél).

Simpatica e spiritosa, pur se dalla trama estremamente esile, commedia all'italiana del tandem teatral-televisivo Ficarra&Picone al terzo, sempre più accurato, appuntamento con il cinema, dopo «Nati stanchi» e «Il 7 e l'8". Una nuova, frenetica girandola di equivoci condita con battute a raffica, perfino troppe per un solo film.


Ma quel che conta, e impressiona, è che sono quasi tutte spassose le battute di questa coppia buffa ad altissimo tasso di gradimento, a forte caratterizzazione regionale (anche se questa volta i due tradiscono Palermo per Catania) e armati di un umorismo quasi d'altri tempi, con la totale assenza della volgarità, cosa non da poco considerata la media delle produzioni comiche del nostro cinema, che ha il suo esito ultimo nel sentimento (ma non nel "volemose bene") e che poggia sulla cattiveria troppo approssimata per ferire di Ficarra e sull'inettitudine troppo disarmante per non intenerire di Picone.

Ad ogni modo Ficarra e Picone raggiungono per ora il loro obiettivo, che è quello di far cassa divertendo e divertendosi senza troppe pretese.