FARGO


Minneapolis, Minnesota (Usa). L'inverno è rigido ed una spessa coltre di neve imbianca ogni cosa. Le case, gli alberi, le automobili e le vite.
L'indebitato venditore d'auto Jerry Lundegaard (William H. Macy) ha un impellente bisogno di denaro liquido e così recluta al bar gli aspiranti gangster, pericolosi quanto bizzarri, Carl Showalter (Steve Buscemi) e Gaer Grimsrud (Peter Stormare): sequestrate mia moglie Jean e diventeremo ricchi con il milione di dollari che mio suocero Wade Gustafson (Harve Presnell) scucirà senza indugio.

L'affare però si complica subito, perché i due balordi, prima di rapire la terrorizzata signora, macchiano la distesa di neve senza fine facendo fuori un agente e due sfortunati testimoni.

E mentre l'arrogante riccone estromette dalla faccenda il pavido genero, la cocciuta poliziotta incinta (è al settimo mese) Marge Gunderson (Frances McDormand) sfidando il gelo insegue i killer, con un approccio simil Colombo. Incinta, golosa e innamorata del suo goffo Norm, si muove lentamente Marge, col suo pancione,e si ferma ad ogni fast-food. E la notte dorme serena,abbracciata al marito,che si alza presto per prepararle la colazione.
Ma questo non le impedirà di sbrogliare la matassa.

FARGO è un eccellente poliziesco, completamente intriso di humour nero e demenza umana, dei fratelli Coen, geni a corrente alternata, che però quando gli piglia l'estro non li batte nessuno.

Un piccolo capolavoro del grottesco, che miscela tensione e ironia affidandosi a un gruppo di attori strepitosi, tra cui emerge la bruttarella ma formidabile, nel suo elogio della vita semplice, Frances McDormand (giusto Oscar).

Ecco un film dove la sceneggiatura conta poco. A contare sono le varie caratterizzazioni.