TRANSFORMERS

Qatar. Un misterioso elicottero sbarca nella base americana in pieno deserto per trasformarsi in un gigantesco robot: che strage!

È la giovane analista Maggie (Rachael Taylor) a scoprire l'attacco, che a Washington manda in tilt il nevrotico segretario alla Difesa John Keller (Jon Voight).

In California diventa un cyborg anche la malandata Chevrolet gialla a strisce nere che il timido liceale Sam Witchicky (Shia LeBoeuf), nipote dell'esploratore che per primo, durante una missione nel Circolo Polare Artico sul finire del 1800, ebbe a che fare con Megatron (il capo dei Decepticons), ha comprato per rimorchiare la scostante compagna di scuola Mikaela (Megan Fox).

Perbacco, la lotta aliena tra il bene (gli Autobots) e il male (i Decepticons), dal pianeta Cybertron si è spostata sulla Terra dove milioni di anni fa è caduto il Cubo di Energon, la fonte di energia suprema capace di infondere la vita ai Transformers e l'unico che può aiutare Optimus Prime e i suoi Autobots a ritrovare il cubo e distruggerlo prima che finisca nelle mani dei nemici è proprio il ragazzo californiano.

Si salvi chi può.

Fragoroso e ingenuo fumettone fantascientifico, prodotto da Steven Spielberg e diretto da Michael Bay, che porta al cinema i celebri robot trasformabili amati dai ragazzini di tutto il mondo di qualche decennio fa, offrendo più di due ore di puro intrattenimento con sequenze spettacolari (da mascella a terra) eseguite ad alta velocità in un incredibile guazzabuglio di effetti speciali, stupefacenti sì, ma alla lunga, o magari anche prima, considerata l'inutile durata extralarge, davvero stucchevoli.

Inutile cercare di capirci qualcosa.



Alla visione i più piccoli comunque si divertiranno, i grandi si chiederanno chi è più sexy tra la corvina Megan Fox e la bionda Rachael Taylor.