LA LICEALE NELLA CLASSE DEI RIPETENTI

Trani. La bionda Angela (Gloria Guida), figlia dell'assatanato negoziante Zenobio Cantalupo (Lino Banfi), nonché istruttore di ginnastica a tempo perso, flirta con il bugiardo matricolato Tonino, rampollo del fascistone professore di storia, l'austero Pizzarrone (Gianfranco D'Angelo).

La studentessa, dopo essersi sentita in colpa per l'incidente automobilistico avuto mentre era in camporella con il briccone, messa sull'avviso dell'ennesima scappatella del partner, quasi casca nelle braccia dell'innamoratissimo ed allupato compagno di classe Carlo (Rodolfo Bigotti).

Intanto lo scimunito e sordissimo preside (Carletto Sposito) lascia l'intero istituto in balia degli studenti.

Proprio mentre il timido e compassato insegnante di storia dell'arte Modesti (Alvaro Vitali) subisce dagli scherzi "elettrici" ma è pure provocato da una fellatio simulata durante un’esercitazione al flauto...

La graziosa e sorridente Gloria Guida in questa commedia scolastica torna a togliere e/o indossare i (pochi) panni della "liceale", personaggio che lei stessa ha lanciato nel genere commedia sexy all'italiana, svolgendo con diligenza il suo compito di maliziosa indossatrice di biancheria intima (meno spogliata del solito).

Bisogna ammettere che Gianfranco D'Angelo porta a perfezione il suo canonico personaggio di insegnante fascistone, e che Banfi  parte in sordina ma va in crescendo fino agli esilaranti preliminari nella villa.

Per il resto LA LICEALE NELLA CLASSE DEI RIPETENTI non si risolleva dalla mediocrità dei prodotti della serie, anche se la regia di Mariano Laurenti e la presenza del "trio" suddetto garantisce un risultato più decente.

Di poco.

Davvero notevole è la quantità di pubblicità "occulte".