GANGSTER SQUAD

Los Angeles, 1949. Tuona il capo della polizia Bill Parker (Nick Nolte): dovete stroncare il gangster psicopatico Mickey Cohen (Sean Penn), pugile ebreo col vizio della vittoria, che ha risalito la gerarchia della criminalità a colpi di pistola e crimini efferati.

Ormai padrone superbo e incontrastato della città, compra tutto e tutti deciso a superare i confini di Los Angeles e a 'occupare' Chicago. Giudici, agenti e politici, corrotti dal suo denaro e dalla sua avidità, sono testimoni passivi e agevolatori attivi.

Il sergente John O'Mara (Josh Brolin), reduce della Seconda Guerra Mondiale e marito di una moglie incinta, resiste al fascino del boss e mette su una squadra speciale di cinque arditi e incorruttibili, tra cui Jerry Wooters (Ryan Gosling), talmente temerario da flirtare con la rossa Grace (Emma Stone), disinvolta pupa del boss.

GANGSTER SQUAD è un fragoroso (milioni di fischianti pallottole nda) ed incolore poliziesco, una frenetica scontata rifrittura de GLI INTOCCABILI, miscelata con SCARFACE e L.A. CONFIDENTIAL.

Sean Penn, ampiamente sopra le righe, è una spinta caricatura del cattivo, pronto ad uccidere nei modi più crudeli, spettacolari ed irrealistici: chi squartato da due auto spinte in direzioni opposte, chi arso vivo in ascensore, chi col cranio dilaniato da un trapano.

Inutile spreco di un cast ricco ed eterogeneo, visto che dei loro personaggi il regista Ruben Fleischer non avvia mai il percorso emotivo.

Quasi nulla sembra veramente nuovo in questa cartolina da Los Angeles: dopo la visione rimane il senso smisurato di già visto.

Emma Stone è più bella che sexy.