LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE

Palermo, fine anni Settanta. Il piccolo Arturo, concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza, ha tre passioni.

La compagna di classe Flora, segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di casa della ragazzina, il giornalismo e Giulio Andreotti, di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali.

La sua vita, anche quando diventa grande (Pif) e flirta ancora con l’amata (Cristiana Capotondi), è cadenzata dal sangue degli attentati: Rocco Chinnici, il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, Salvo Lima, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino.

Eppure tutti gli ripetono: la mafia non esiste.

LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE  è una spiritosa, acuta e scomoda commedia dell’allora debuttante Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che anzichè l’abusata(e non sempre genuina) denuncia, imbraccia un’arma più letale della lupara: la boccaccia, la derisione e il paradosso.

Il suo sguardo stralunato e finto ingenuo coglie bene i paradossi della storia di Palermo (ma potremmo allargare ad altre città nda), dominata dalla presenza di un potere criminale talvolta negato, talvolta esorcizzato e talvolta assunto come alibi.

Si sorride spesso su quel contratto sociale basato sulla connivenza (“Il bambino non parla?”, “Meglio così”, dice il frate. “I mafiosi sono come i cani: se non li disturbi se ne stanno buoni”).

Bisogna ammettere che l’impresa era sulla carta rischiosissima. Una commedia su Cosa Nostra che divertisse ma nello stesso tempo facesse riflettere, intenerire e commuovere, senza essere stucchevole.

Ora possiamo dirlo con personalissima certezza: scommessa vinta!

Penso che a qualcuno siano girate le scatole per colpa di questa sorta di FORREST GUMP italiano.

LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE non è un’autobiografia, ma sicuramente c’è tantissimo di personale in questa commedia amara che ci porta a riflettere sugli anni passati e su quelli presenti.