CAMINO - FUGA NELLA GIUNGLA

1985. Tra un bicchiere di troppo e un premio non gradito difficile da festeggiare, la famosa fotografa di guerra Avery Taggert (Zoe Bell), che si è costruita una solida carriera divenendo nota per la distanza emotiva che mantiene con i soggetti ritratti, ha "vinto" un biglietto per la Colombia.

La reporter dovrà avventurarsi nell'oscurità della foresta colombiana al seguito dei "Missionari", un drappello di guerriglieri antigovernativi guidati da Guillermo, detto El Guero (Nacho Vigalondo), carismatico spagnolo infarcito di comunismo e rivoluzione.

La fotografa riprende i suoi compagni di viaggio nell'aiuto ai bisognosi, mentre distribuiscono medicine alla povera gente.

 Fino a quando accidentalmente fa le foto sbagliate.

Foto che immortalano El Guero che, dietro la maschera delle chiacchere terzomondiste, è alle prese con loschi traffici di stupefacenti. Cocaina come se piovesse.

Fino a giungere all'omicidio efferato e vile di un bambino che ha visto troppo.

Proprio come la giornalista. Ora la realtà appare vivida. E pericolosa, viste le prove che possiede.

Riuscirà la nostra bionda reporter, armata solo di macchina fotografica al collo, a sopravvivere alla caccia nella giungla?  

CAMINO - FUGA NELLA GIUNGLA è un thriller-action incentrato tutto sulla figura forte e coraggiosa della protagonista, l'atletica stuntwomen Zoe Bell, trasformata in un Rambo al femminile, costretta a superare le prove di rito (salto nell'acqua compreso, un classico nel genere).

Discreto anche il folle cattivo, psicopatico ma abile nei suoi monologhi ideologici e manipolativi, poca roba gli altri.

 Il problema è che la trama è troppo esile per garantire presa per tutta la durata e questo tarpa le buone intenzioni, che pure non mancano.

 Una visione comunque la merita.