TUTTE LO VOGLIONO

Roma. E' senza donne da quattro anni il malinconico Orazio (Enrico Brignano). L'amico degli animali infatti non fa l'amore dalla fine della sua ultima storia importante.

Il suo hobby è caricare su Youtube le esibizioni di animali che hanno comportamenti assurdi.

L'elegante e depressa Chiara (Vanessa Incontrada) è una food designer anorgasmica alla disperata ricerca del raggiungimento dell'apice del piacere: una ricerca che non viene soddisfatta né dal suo gruppo di sostegno né dal suo attuale fidanzato, il bel Raffaele, cotta di gioventù della ragazzona.

Un giorno Francesca, altra anorgasmica che fa parte del gruppo di sostegno, rivela alle compagne di aver superato il suo problema grazie ad un generoso partner sessuale (detto, in breve, "gps").

L'agiata ragazza, che non trova piacere neanche con il vibratore a forma di paperella, decide di rivolgersi anche lei allo specialista tra le lenzuola.

Peccato che, a causa di un equivoco, la donna si convinca che l'atteso "gps" sia l'ignaro sciampista per cani Orazio, e lo ingaggi come suo terapeuta personale. Oltre che "stallone".

Quanti altri equivoci prima che sbocci l'inevitabile e poco sorprendente amore.

 TUTTE LO VOGLIONO, malgrado lo spunto simpatico, è una striminzita, l'ennesima, commedia italiana contemporanea dalla trama esile, le battute puerili e gli improbabili quid pro quo, quasi piacevole nella sua prevedibilità.

L'abusata modalità del racconto in retrospettiva spezza troppo spesso il ritmo. Inoltre il talento comico (cristallino) di Enrico Brignano purtroppo al cinema funziona assai meno che in teatro (dove rimane un fuoriclasse).

L'attrice italo-spagnola Vanessa Incontrada, dalla bellezza elegante, appare poco portata per la commedia brillante. Anche il fatto che appaia impacciata e a disagio è maggiormente comprensibile visto che è anche l'essenza del suo ruolo.

 La goliardia sfrenata dei dialoghi, che partono già dal titolo, simpatici e mai beceri, sembra fuori controllo.

Tipo la candida suorina di chiesa, parlando del pappagallo in gabbia, dice: «Intanto che aspettiamo le tiro fuori l'uccello».